Trasformare WordPress, ma per cosa?

Andrea Barghigiani

Andrea Barghigiani

 

Andrea è un blogger, divulgatore e formatore in ambito WordPress. Il suo lavoro è indirizzato a chi parte da zero come a chi lavora da anni nel settore. È stato un vero piacere potergli chiedere…

 

Ciao Andrea, ti va di raccontarci i tuoi focus dell’ultimo periodo?

Ciao Francesco e intanto grazie per ospitarmi sulle pagine di Flamenetworks, mi fa molto piacere scambiare quattro chiacchiere 🙂

Ultimamente il mio focus sta vertendo tutto sulla creazione dei contenuti per la scuola digitale SkillsAndMore dove aiutiamo gli sviluppatori web e mobile a lavorare con le tecnologie che sono in continua trasformazione. Sono sicuro che tra i lettori ci sono fin troppe persone che hanno dovuto lottare con pagine HTML o con un CMS; ebbene all’interno della nostra piattaforma puntiamo proprio a mettere a disposizione le conoscenze di base (e avanzate) per gestire e creare in modo indipendente il proprio sito web.

Prima di finire la markettata, diciamo che la creazione dei contenuti (testo, video, esercizi e community) ultimamente accompagna le mie giornate e questo mi rende incredibilmente felice e soddisfatto per l’opportunità di aiutare migliaia di persone a capire meglio di che cosa è fatto questo web.

 

Qual è l’errore più bello che hai fatto fin ora in carriera?

Onestamente mi stai chiedendo una cosa che mi mette un po’ a disagio, però vediamo di guardarmi indietro e trovare un errore bello… Ho sempre in mente gli errori brutti 🙂

Se lo devo confrontare con quanto sto facendo oggi, diciamo che l’errore più bello è stato il fatto di non puntare subito su un unico portale all’interno del quale poter condividere le mie consocenze e aiutare migliaia di lettori.

Forse sto dando per scontato un po’ di cose, meglio spiegarsi.

All’inizio della mia carriera da docente/formatore avevo deciso di aprire tre distinti blog: uno parlava di WordPress e di come sviluppare con questo CMS, uno dello sviluppo frontend e l’altro di marketing online. Sembrava proprio una bell’idea e devo dire che mi ha permesso di ottenere buoni risultati; l’unico vero problema è stata la difficoltà di mantenere in piedi ogni singolo brand :O

Sicuramente in certi contesti avere dei brand separati è sicuramente una scelta intelligente, ma non nel mio caso. Negli anni mi sono accorto che l’audience che raggiungevo era interessata a tutti e tre gli argomenti e per questo motivo oggi sto ultimando le operazioni per spostare tutti i miei vecchi contenuti all’interno del nuovo progetto di cui ti parlavo.

Forse qualche anno fa in Italia non era così presente e necessaria la figura di uno sviluppatore freelance, ma oggi il mercato è maturo e come qualsiasi attività anche loro hanno bisogno di promuoversi e di mantenere aggiornate le proprie conoscenze.

Penso proprio che questo è l’errore più bello che abbia mai fatto, per fortuna non mi hai chiesto quello brutto.

 

Togliamoci subito il dente, alla fine WordPress è meglio, vero?

Sì e no. Confuso?

Diciamo per prima cosa che non credo che sia possibile rispondere a una domanda del genere quando si parla di uno strumento sul quale basiamo le sorti del nostro business online, esistono anche altri buoni CMS e in fin dei conti ognuno è meglio sotto determinati aspetti.

Facciamo subito un esempio veloce, arriva un cliente che ha l’esigenza di gestire più di 100.000 prodotti e che vuol essere in grado di gestire anche il suo magazzino attraverso la sua piattaforma e-commerce; anche se WordPress è una piattaforma che può essere personalizzata per raggiungere questo scopo difficilmente gliela  consiglierei…

Praticamente è lo stesso discorso per il quale non possiamo avvitare una vite con un martello, semplicemente non è lo strumento adatto.

Ritengo WordPress un ottimo strumento molto malleabile con il quale è possibile togliersi molte soddisfazioni, ma bisogna sapere quale strategia stiamo seguendo perché altrimenti si rischia soltanto di fare la scelta sbagliata in favore del nome.

Fintanto che parliamo di contenuti e marketing WordPress non ha da invidiare niente a nessuno! Esistono un gran numero di strumenti (plugin) che permettono di personalizzare le sue funzionalità di base e se qualche utente si sta già preoccupando per le prestazioni del proprio sito, l’unica cosa che posso dire è di stare attento agli strumenti che sceglie.

In fin dei conti WordPress.com gestisce circa 35 milioni di siti web con la stessa piattaforma che io e te abbiamo installato sui nostri server.

Oltre a questo bisogna anche dire che WordPress è fantastico anche per creare dei veloci MVP (Minimum Viable Product), basta qualche nozione di programmazione e la conoscenza di questa piattaforma per poter creare delle soluzioni interessanti in brevissimo tempo.

 

Hai scritto un libro su come “trasformare” WordPress, ma trasformare in che senso?

Come dicevo prima, WordPress è una piattaforma incredibilmente malleabile e possiamo trasformarlo in tutto ciò che desideriamo, la cosa importante è che al centro della nostra strategia ci sia il contenuto.

Per “trasformazione” intendo la possibilità di utilizzare plugin in grado di aggiungere le funzionalità mancanti.

Allo stesso tempo, non parlo solo di questo, ma di come trasformare il nostro approccio per migliorare i risultati che quotidianamente otteniamo grazie a questo CMS.

Ti faccio subito un esempio.

Sono sicuro che anche tu sarai a conoscenza dei moltissimi temi disponibili per WordPress, alcuni sono gratuiti altri a pagamento. Con i dati alla mano la maggior parte degli utenti, soprattutto quelli con un occhio più markettaro, scelgono il tema in base alle capacità di personalizzazione e la compatibilità con i così detti page builder…

Non si potrebbe fare errore più grande!

Fin troppo spesso i page builder devono essere in grado di soddisfare così tante necessità che alla fine dei conti il risultato che si ottiene è una pagina con elementi buttati a caso che non fanno altro che confondere il motore di ricerca e gli strumenti (come gli screen reader) che aiutano i nostri utenti a consultare le pagine.

E se questo non bastasse, ottimizzare i nostri contenuti con le informazioni che possiamo aggiungere grazie a Schema.org è praticamente impossibile, sono sicuro che una persona esperta di SEO come te comprende i problemi che potranno insorgere dall’uso di questi strumenti.

Ti sembra giusto? Ma soprattutto, ti sembra una strategia intelligente per promuoversi?

Ecco quello che intendo io per trasformiamo WordPress, tutti noi lo trasformiamo perché altrimenti il 26% del web sarebbe pieno di siti fotocopia. Quello che ho fatto io nel mio libro è spiegarti come farlo con un ottica dedicata all’Inbound Marketing, introducendo il lettore sia ai concetti che agli strumenti di base che potrà applicare per raggiungere i risultati desiderati.

 

Quanto c’è da sporcarsi le mani? Nel senso, posso cavarmela da solo o mi serve un professionista?

Il libro è stato scritto con in mente l’imprenditore medio che ha poco budget per partire e tanto tempo a sua disposizione. Non farei il mio lavoro se non ti dicessi che con un professionista al tuo fianco, uno di quelli con la P maiuscola ovviamente, otterrai sicuramente un risultato qualitativamente migliore; ma in fin dei conti sarai in grado di realizzare qualcosa con cui partire e ottenere i primi risultati.

Fin troppo spesso noto con i miei clienti il desiderio di ottenere il sito perfetto… Ti voglio chiedere Francesco, ma tu sai com’è fatto un sito perfetto? Perché io ne devo ancora incontrare uno.

Quello che voglio dire è che un sito deve modellarsi sulle esigenze del mercato e su quelle del proprio pubblico, non è un’opera d’arte che una volta fatta la mettiamo appesa a un muro e tutti si limitano a guardarla. Un sito web deve essere vissuto, toccato, aggiornato e soprattutto arricchito di funzionalità che non erano presenti qualche anno fa.

Con “Trasforma WordPress per l’Inbound Marketing” il mio intento è, tra gli altri, far passare anche questo messaggio e offrire al lettore tutti gli strumenti che gli permetteranno di gestire al meglio il suo CMS.

 

Ci lanci 4 plugin fondamentali per l’inbound marketing con WordPress?

Sapevo che questa domanda sarebbe arrivata, ma sono prontissimo a rispondere con strumenti che non fanno parte soltanto di WordPress.

Primo fra tutti ti lancio il mio favorito: Jetpack. Questo plugin vale tanto oro quanto pesa e la cosa bella è che è completamente gratuito! Basta guardare gli sviluppatori che lo hanno realizzato, tutti dipendenti Automattic (azienda alla base di WordPress) che sono stati in grado di racchiudere all’interno di questo plugin più di 30 funzionalità utili all’utilizzatore medio di questo CMS.

Si parte da funzioni semplici come i bottoni di condivisione per arrivare fino a una CDN gratuita per le proprie immagini. Inoltre vuoi sapere la cosa più bella? Diversi test dimostrano che con tutte le funzionalità attivate è più leggero di plugin che svolgono singole operazioni.

Passando al secondo favorito nella lista, non posso evitare di fare il nome di SumoMe. Il suo plugin per WordPress permette di integrare moltissime funzionalità interessanti in grado di migliorare il nostro marketing e dato che è scritto in JavaScript e che tutti i file sono offerti attraverso una CDN rallenta di pochissimo il nostro sito!

Continuo ad allontanarmi leggermente dalla piattaforma principale perché ritengo che i seguenti siano strumenti che tutti dobbiamo iniziare a utilizzare, o a utilizzare meglio.

Sicuramente Google Analytics. Anche se Jetpack offre un servizio di statistiche integrato non possiamo evitare di utilizzare questo potente strumento che grazie ai report personalizzati ci permette veramente di ottenere moltissime informazioni sul pubblico che siamo in grado di raggiungere con la nostra piattaforma.

Ultimo ma non per importanza, voglio presentare Optimizely. Un ottimo strumento per creare degli A/B test sulle proprie pagine in modo da poter migliorare in modo costante le conversioni che otteniamo.

Vuoi sapere la cosa più bella? Offre un account gratuito che permette di utilizzare il 90% dei suoi strumenti!

Riconosco che non sono rimasto su WordPress ma il motivo è presto detto: questa è una piattaforma che deve essere trasformata e per farlo esistono molti strumenti (anche esterni) che ci permettono di raggiugere i risultati desiderati.

La cosa da non dimenticare mai è che ogni plugin che andiamo a installare rischia di rallentare la velocità del sito e questo è un fattore che dobbiamo monitorare costantemente perché stiamo vivendo un’era frenetica dove gli utenti e i motori di ricerca tengono in alta considerazione questo aspetto. Meglio non farli aspettare.

 

Per finire, qual è il tuo messaggio alla nazione, a parte ovviamente, smettere di usare Joomla?

No no non dirò mai a nessuno di smettere di usare uno strumento con il quale si sentono confidenti e ottengono risultati, in fin dei conti il mondo è bello perché varia e soprattutto nel settore Open Source questo è un dato di fatto.

Il mio desiderio più grande e il messaggio/concetto che vorrei far passare alla nazione è il seguente.

Se qualcosa è sul web non significa che sia semplice da fare o che qualsiasi cuggino o vicino è in grado di realizzare. Affidati a dei veri professionisti perché quello che pubblichi sul web è un’estensione dell’attività promozionale che già fai per la tua azienda e si merita tutta la cura che può essere offerta.

All’interno del mio libro ho cercato di far capire il più possibile questo concetto.

WordPress è una piattaforma fantastica perché ci permette di iniziare in pochissimo tempo a lavorare e pubblicare i nostri messaggi promozionali, ma il rischio di fare un errore è comunque molto alto.

So benissimo che in Italia c’è la tendenza al DIY (Do It Yourself), ma non sempre questa è la strada giusta. Anzi, spesso risulta essere la più rischiosa.

Se hai un’azienda e il tuo compito è quello di fatturare, non improvvisarti anche sviluppatore, designer, SEO o social media manager. Tu hai un compito, quello di vendere, lascia che siano le altre persone che hanno impiegato anni a formarsi e specializzarsi ad aiutarti a massimizzare i tuoi risultati in un campo tanto complicato quanto il web.

Però fai attenzione.

Il web è pieno di fuffaroli che promettono mari e monti, sviluppa il tuo fiuto e intervista le persone con le quali vuoi lavorare perché non è tutta una questione di prezzo e sullo scegliere il professionista più economico. Si tratta di scegliere una persona alla quale affidare i risultati che la tua azienda può ottenere sul web e data la grande possibilità di fare errori, ti consiglio di scegliere quello giusto.

Ecco, sono sicuro che queste parole sono già state condivise da persone ben più autorevoli di me, ma credo che non faccia male ricordare qualcosa di buono.

Per concludere voglio salutare tutti i lettori di Flamenetworks con una citazione di una delle mie serie tv preferite di tutti i tempi: See you space cowboy…

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