Le caratteristiche di chi guadagna sul web

Fabio Wild

Fabio Wild

Cosa farcene di tutta questa tecnologia se i progetti web sono tutti uguali? Cosa farcene di guru e professionisti della comunicazione se già dalle foto su Linkedin sembrano intercambiabili? Tutti ottimi temi sui quali discutere con il mitico Fabio Wild, web designer, SEO e culture dei progetti web di valore.

 

Ciao Fabio, a cosa lavori ultimamente?

Ciao Francesco, innanzitutto voglio ringraziarti per quest’opportunità, ti seguo già da un po’ ed ammiro molto il modo in cui operi nel tuo campo. C’è molta tensione nel nostro settore e spesso non è facile confrontarsi, con il tuo stile invece riesci ad alleggerire non di poco ”l’atmosfera” e questa è una cosa notevole. Come avrai notato non amo chi si prende troppo sul serio ed anch’io cerco di fare lo stesso.

Per rispondere alla tua domanda, fino a qualche mese fa, fatta eccezione per un paio di progetti che porto avanti già da un po’, ero totalmente focalizzato sul mio blog, finaldesign.it, intorno al quale avevo da poco avviato una sorta di “personal branding” con tanto di video sul mio canale YouTube.

Purtroppo o per fortuna, questo è ancora da vedere, pochi mesi fa mi sono imbattuto in due ragazzi che avevano tra le mani un progetto online ad alto potenziale, ma non avevano idea di come promuoverlo ed attirare del traffico targettizzato, per questo motivo hanno deciso di inglobarmi a tutti gli effetti nella loro attività, di conseguenza al momento mi sto dedicando quasi interamente a questo progetto.

Ad ogni modo conto di tornare al più presto sui miei passi, voglio far evolvere il mio blog ed andare avanti con i video, ho molte idee da sviluppare per questo 2018.

 

Ci descrivi le caratteristiche di chi riesce a monetizzare con un blog?

Mmh…bella domanda.

Esistono molte varianti di cosa significhi guadagnare con un blog. Tra leggende metropolitane, falsi miti e storie vecchie non è facile districarsi.

Non mi classifico come “esperto“ sul monetizzare un blog, diciamo che è stato un passo quasi obbligatorio.

Ho iniziato come aspirante programmatore per poi diventare web designer e dopo ancora web marketer/SEO. A quel punto avevo tutti gli strumenti utili per realizzare progetti personali e provare a monetizzarli.

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Il web si sta evolvendo molto velocemente e credo stia andando verso una direzione ben precisa. Allo stesso tempo gli utenti stanno diventando sempre più abili sul web (e ahimè molto meno nella realtà) per questo motivo è importante cominciare a lavorare diversamente.

Nonostante io sia il primo a possedere progetti web di dubbia credibilità al solo fine di monetizzare, so per certo che questo “modo di lavorare” non durerà ancora a lungo. Ha funzionato bene in passato ma la pacchia è quasi finita, quindi non mi sento di consigliarlo.

Oggi è fondamentale essere molto specializzati e preparati, ma cosa ancora più importante è dare un volto ed un’identità ben specifica al blog. Bisogna lavorare molto su se stessi in modo tale che le persone si ricordino di te e ti seguano.

Un esempio lampante sei tu Francesco, nonostante il tuo blog sia ben fatto e pieno di ottimi contenuti, molto probabilmente sarebbe caduto nel dimenticatoio se non ti fossi fatto avanti in prima persona.

Hai fatto un ottimo lavoro di “personal branding” ed è stato questo a fare la differenza, tutto il resto è venuto dopo.

Per questo motivo credo serva molta passione, carattere ed anche un po’ di sfacciataggine. Spesso le persone tendono a nascondersi ed hanno paura ad esporsi, a volte per timidezza altre volte perché hanno parecchio da nascondere.

 

Come si guadagna la fiducia dei propri lettori?

Senza prendersi troppo sul serio.

C’è una credenza comune (specialmente in Italia) che io in primis voglio provare a sfatare: ossia che, per far si che le persone ti seguano, comprino da te e chiedano la tua opinione sia necessario essere seri, risoluti e super professionali. Nel nostro settore ad esempio non so perché ad un certo punto spunta fuori sempre la classica “giacca e cravatta” (Non immagini quanto l’abito faccia il monaco, nemmeno più le multinazionali si rivolgono a quelli in giacca e cravatta).

In questo modo oltre a non avere più un’identità, confondendoti con tutti gli altri, rischi di intimorire e allontanare il tuo pubblico, sopratutto quello più giovane.

Fatti un giro su Linkedin e dimmi se riesci a distinguere un professionista dall’altro, sembrano tutti uguali.

Poi questi “professionisti” spesso vanno in crisi quando vedono che le persone seguono quelli che loro reputano dei “cazzoni” (concedimi il termine) e non loro.

In realtà sono loro a sbagliare il tipo di comunicazione.

Questo discorso vale per qualsiasi attività si intraprenda online.

 

Quanto tempo occorre per sviluppare buoni guadagni attraverso un blog?

Purtroppo non esiste una risposta a questa domanda, le varianti sono troppe: la nicchia, l’esperienza, le sorgenti di traffico, le ore di lavoro ecc..

Conosco persone che cominciano a guadagnare nel momento stesso in cui mettono online il proprio progetto, altre invece non ci riescono mai.

Io personalmente baso gran parte della mia strategia sulla SEO e di conseguenza i tempi sono sempre piuttosto lunghi, diciamo da un minimo di 3 mesi ad un anno.

 

Quali sono nella tua esperienza i progetti che funzionano meglio?

Quelli molto specifici.

Sia Google che gli utenti amano i siti specializzati.

 

Quanto tempo ti rimane per suonare?

Chiariamo una cosa, per me il web è solo un mezzo di sostentamento per continuare a suonare. 😀

Purtroppo l’interesse verso la musica (quella dove si utilizzano strumenti musicali veri!!) è sceso drasticamente negli ultimi anni.

Anche se le nuove tecnologie mi permettono di portare la pagnotta a casa tutti i giorni, con la mente sono rimasto negli anni 80/90. Semmai un giorno un “capo supremo” dovesse indire un referendum sull’abolizione dell’evoluzione tecnologica degli ultimi vent’anni io voterei a favore.

Ma tornando alla tua domanda, da quando mi sono trasferito in Spagna riesco a suonare veramente poco, visto che i miei gruppi sono in Italia…lo so, è strano…ma questa è tutta un altra storia. 🙂

One Response

  1. Andrea Berta 04/11/2020

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