Cosa interessa davvero alle persone sui social

cosa piace alle persone

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Ci ho pensato a lungo. Esistono molte risposte a questa domanda, ma ormai credo possano essere tutte accorpate in due grossi filoni: le cose vere e quelle verosimili. Le cose vere sono a loro volta divisibili in verità universali e notizie in tempo reale, mentre quelle verosimili disegnano un mondo rassicurante e sono tali da giustificare il fatto che trascorriamo il 66% della nostra vita facendo spesso cose inutili. Per il restante 33% del tempo dormiamo.

Se quindi intendi sviluppare un piano editoriale per il tuo progetto web, puoi certamente concentrarti sugli aspetti strettamente contenutistici onsite facendo keyword research e costituendo una redazione fatta di esperti di settore, ma non dimenticare che esistono queste tre chiavi universali intorno alle quali girano i click di almeno un miliardo di persone sparse qua e là.

 

Le notizie verosimili

Le notizie verosimili non sono sempre vere, ma potrebbero esserlo (e talvolta lo sono davvero). In quest’ambito rientra tutta la comunicazione virale che come scrive Mirko Pallera nel suo CREATE gioca il suo successo in termini di interesse sulla capacità di cogliere tensioni sociali latenti. Lo studente universitario che all’improvviso si toglie i vestiti e rivela di essere superman per poi correre via all’impazzata è virale perché ci mette di fronte alle fantasie di onnipotenza individuali, quelle che Hollywood conosce benissimo e su cui ha costruito un’intera industria dei sogni.

Su facebook girano video del tipo “gli rubano il portafogli, senza sapere che è un maestro di kung fu“. Anche in questo caso si gioca sul desiderio di rivalsa e affermazione che ci portiamo dentro a livello culturale e grazie al quale siamo spesso disposti a sopportare le peggiori angherie dal capufficio, dal partner e via dicendo. Non dico che desideriamo intimamente prendere a legnate il prossimo, semplicemente esistono tensioni che certi contenuti web riescono a incanalare benissimo.

 

Gli aggiornamenti in tempo reale

Come fa notare Alessio Viscardi di Fanpage.it, un pioniere del giornalismo partecipativo, oggi le immagini viaggiano più velocemente delle parole e non c’è quasi niente di più catalizzante di un evento importante e improvviso i cui dettagli vengano trasmessi minuto dopo minuto come aggiornamenti su facebook. È forte vedere come le persone si stringano intorno agli aggiornamenti sulle cause della morte di una popstar di cui non importa più nulla a nessuno da almeno un decennio. Le persone vogliono sapere… soprattutto le persone vogliono commentare e far conoscere al mondo la propria opinione su governi, terremoti, scie chimiche, terra piatta, alluvioni e signorine formose che accavallano le gambe in modo epico.

Questo per me è positivo perché i social networks diventano la principale valvola di sfogo sociale. Da quando facebook è facebook, la violenza negli stadi è molto diminuita. Facci caso.

 

Le verità universali

Le ho lasciate per ultime perché sono quelle a cui tengo di più e perché volevo dire a voce alta che sì, ESISTONO e non sono niente di trascendentale o eccessivamente retorico. Le verità universali sono tali perché qualunque persona riesce a coglierle. Quando scrivi che a Natale fai più caso a quanto sia importante stare stretti in famiglia, prendi un sacco di like semplicemente perché hai detto una cosa vera, così come quando scrivi che sei felice perché è nato tuo figlio.

Qualunque essere vivente sa distinguere il bene dal male ed è capace di riconoscere intimamente la verità. Non c’è bisogno di reinventare la ruota perché la verità è semplice, lineare e non proviene dal livore, ma dalla consapevolezza.

La verità non ti renderà solo libero, ti farà anche guadagnare un sacco di soldi, a patto che tu ne liberi il potere.

🙂

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