Il tuo Sito web è Credibile?

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Credibilità di un sito web

 

Ciao a tutti e grazie a Fabrizio e Michele per l’ospitalità sulle pagine di FlameNetworks. Oggi mi piacerebbe parlare di alcune discussioni nate un po’ ovunque, ma fortemente amplificate nel gruppo dei Fatti di SEO. Ogni tanto qualcuno si domanda se certi dati come i riferimenti societari e la partita iva vadano aggiunti o meno sul sito e se quest’ultima abbia un’incidenza sul ranking.

Non so perché ma i miei colleghi SEO vengono colti da reazioni cutanee importanti ogni volta che sentono domande del genere. Io no.

Piuttosto che rabbrividire (e sfottere) di fronte all’ipotesi che una partita iva nel footer possa in qualche modo influenzare il posizionamento di un sito web, trovo interessante fermarmi a riflettere su due fattori collegati tra loro, che concorrono nel determinare il valore di un sito web, l’autorevolezza e la credibilità.

L’autorevolezza di un sito web è stabilita principalmente attraverso segnali esogeni, come le menzioni e i link. Se si parla tanto (e bene) di un sito web, Google riceve una serie di segnali che hanno un loro peso nella determinazione del ranking per certi ambiti di ricerca. Qui si aprono tutte le considerazioni sulla link earning, i social signals e l’author rank, tutti argomenti che sviluppo spesso e che trovi nel mio blog.

La credibilità di un sito web è invece legata a fattori endogeni, che dall’interno comunicano verso l’esterno. Quando parliamo di web credibility, discutiamo di aspetti molto concreti, con una retroazione sui motori di ricerca tutt’altro che trascurabile. Il Fatto è comprendere che alcuni fattori di ranking sono diretti, altri indiretti. I secondi non sono meno importanti dei primi, per niente.

Fattori di ranking diretti

Sono i fattori che hanno un effetto diretto sul posizionamento organico. Tra questi rientrano l’ottimizzazione SEO, la qualità dei contenuti e tutti i segnali esogeni di cui parlavo prima come link e menzioni, magari provenienti da fonti autorevoli. Interessante notare come un server rallentato a causa di problemi vari, è un fattore diretto di ranking negativo. Insomma, Google penalizza i siti web che non si aprono a causa di problemi legati al server.

Fattori di ranking indiretti

Ci sono poi una serie di fattori che non hanno un’influenza diretta sul ranking in serp, come le metriche analitiche quali il tasso di abbandono, la frequenza di rimbalzo e il numero medio di pagine visualizzate per singola sessione. Il fatto che questi valori siano positivi è indice che il sito web è utile per gli utenti. Google che conosce questi valori, può tenerne indirettamente conto per determinare quale sito web meriti un posizionamento migliore per una o più keyword.

Un elemento apparentemente (e tecnicamente) inutile lato SEO come una partita iva nel footer, insieme a tutti gli altri elementi che definiscono le reali intenzioni business con trasparenza, può aumentare la percezione di credibilità di un sito web aziendale. Tale percezione può favorire la permanenza degli utenti sul sito e indirettamente produrre vantaggio a livelli diversi, non ultimo in termini di ranking.

Il senso è curare tutti questi aspetti, presentarsi in modo chiaro e trasparente, dichiarare le proprie intenzioni senza prendere in giro gli utenti.

Il tuo sito funziona così?

 

 

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