Mi Hanno Duplicato i Contenuti del Sito. E ora?

contenuti-duplicati

Contenuti Duplicati

E adesso dimmi che non ti sei mai trovato in prima persona ad affrontare un problema del genere sul tuo sito o su uno che gestisci, oppure che non hai mai sentito di un amico o di un collega che non sia stato vittima di queste attività. Oh, la cosa interessante è che nessuno conosce direttamente chi “ruba” i contenuti altrui, eppure succede praticamente tutti i giorni!

Cominciamo col dire che c’è modo e modo di rubare contenuti da un sito web. Vediamo insieme l’elenco dei “peccati di duplicazione”, dal meno grave fino a quelli perseguibili per vie legali.

Testo modificato

È la pratica meno grave e più diffusa tra chi per vari motivi non riesce a produrre testo originale. In generale diciamo che per scrivere un articolo è lecito documentarsi prendendo informazioni un po’ qua e un po’ là e poi fare un riassunto di ciò che si è letto. Questo è più o meno ciò che fanno normalmente i curatori di contenuti. In alcuni casi però, il curatore “pigro” prende in esame un articolo già pubblicato da altri e scrive il proprio basandosi solo su quello. Se il copy in questione è particolarmente pigro si limiterà a “spinnare” (leggi modificare) un po’ il testo proponendo un contenuto molto simile a quello originale, che in pratica viene scopiazzato. A meno che il text spin non sia molto approssimativo e che quindi non ci siano interi paragrafi uguali, siamo di fronte ad un peccato veniale. Il nuovo testo sarà comunque diverso. Semmai, il problema di agire in questo modo è che nel tempo le serp si riempiono di pagine che dicono tutte le stesse cose rispetto ad un argomento. Insomma, a volte Google non è il luogo in cui cercare diversi punti di vista, diciamolo.

Testo duplicato a fini commerciali

Questi casi fanno un po’ rabbia e un po’ tenerezza (ma più rabbia). Qui siamo praticamente sempre in violazione del copyright sui contenuti web. Accade che un’azienda copi interamente un’articolo di un’altra azienda concorrente, modificandolo unicamente per indirizzare i link interni verso i propri contenuti business. Questa pratica profondamente scorretta va immediatamente combattuta a mezzo diffide via email o tramite l’intervento diretto di un legale.

Duplicazione automatica di intere sezioni del tuo sito

Qui ad agire è un simpatico scraper di contenuti lanciato sul tuo sito. È una pratica automatizzata molto grezza in base alla quale dall’oggi al domani, monitorando i tuoi link in ingresso puoi accorgerti che da qualche parte un sito web ha duplicato intere sezioni del tuo blog o addirittura del tuo sito e-commerce. Il motivo per cui ho scritto che la pratica è “grezza”, è nel fatto che questi scraper prendono “tutto”, riproducendo sul nuovo sito anche la tua struttura dei link interni alle pagine, ragion per cui ti ritrovi una vagonata di link in ingresso gratis. Bello vero? No, direi di no, perché si tratta di tantissimi link ottenuti tutti insieme da un sito di bassa qualità (quelli buoni mica copiano i contenuti) e per altro da testi copiati. Nella migliore delle ipotesi non ti succede nulla, nella peggiore ti becchi una penalizzazione, quindi anche qui è opportuno contattare il web master responsabile di quest’atto fraudolento e intimargli di rimuovere tutte le pagine duplicate. Qualora il web master non fosse reperibile ti suggerisco di utilizzare il disavow tool di Google.

Duplicazione dell’intero sito web

Il caso limite è quello in cui il tuo intero sito web viene duplicato, quindi non soltanto le sezioni, ma anche il layout, insomma ne viene generata una copia esatta in tutto e per tutto, con l’unica differenza che a beneficiarne non sei tu. In questo caso la finalità fraudolenta è talmente esplicita che ti consiglio di procedere direttamente per vie legali contattando la polizia postale, anche perché in questo caso non credo sia facile raggiungere e diffidare il web master che ha generato un sito web in questo modo.

Ok, ma mi devo preoccupare del contenuto duplicato?

Quando ti trovi di fronte un sito che pratica spam in evidente cattiva fede, puoi segnalarlo subito al team antispam di Google attraverso la pagina apposita. Nel gruppo dei fatti di SEO, mi capita molto spesso di leggere post da parte di utenti incattiviti dal fatto di aver perso posizioni perché superati in serp da pagine web contenenti i loro stessi testi. Insomma sì, diciamolo, sebbene Google impieghi molte risorse per trovare e punire i testi duplicati, qualcosa gli scappa sempre e non di rado tali testi continuano ad avere buone performance per molto tempo. Del resto se riuscissero a trovare facilmente TUTTO lo spam non avrebbero alcun bisogno di chiederci di segnalargli contenuti “sospetti” a mezzo form.

Esistono casi in cui i contenuti duplicati sono ammessi?

Se parliamo di testo uguale presente su più siti, non sempre questo è considerabile spam. Se ad esempio i giornali o i blog riportano un “virgolettato”, cioè una dichiarazione anche lunga di un personaggio pubblico, tale dichiarazione non può essere modificata, ma deve essere riprodotta in modo preciso. In questo caso Google deve tenerne conto. Certamente premia chi pubblica la dichiarazione per primo, ma non penalizza gli altri. Un altro esempio riguarda le normative giuridiche, che in quanto tali vanno riportate in modo esatto nei siti web che trattano argomenti legati al diritto. Anche in questo caso Google non può considerare spam contenuti del genere, piuttosto premierà chi oltre a riportare il testo della normativa, sarà in grado di proporre un approfondimento originale aggiungendo valore al documento web. Insomma, anche qui a regnare è sempre il buon senso.

3 Comments

  1. Luisella 11/07/2016

Rispondi all'articolo

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.