Trova i tuoi punti di forza e usali

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Sai qual è la differenza tra un buon professionista e un grande professionista? Io ci ho messo tutta la vita a rendermene conto e oggi provo a raccontarti quello che ho capito.

Il professionismo, quale che sia l’ambito in cui ti muovi, è questione di mettere insieme diversi sostantivi. Quelli che mi piacciono di più sono: affidabilità, elasticità, comprensione.

Un professionista è affidabile non solo quando è competente, ma quando è puntuale e serio, insomma quando fa quel che dice di fare nei tempi concordati.

Un professionista è elastico quando rispetta le regole scritte e non scritte, ma sa anche venire incontro alle esigenze dei suoi clienti senza mettere nel conto finale qualunque virgola vada al di là del lavoro pattuito. Un professionista sa essere disponibile, soprattutto nelle situazioni in cui c’è già un rapporto aperto, ma anche in generale con tutti, quando può, senza risparmiarsi.

Un professionista è comprensivo quando si rende conto che le persone sono tutte diverse e il mondo è bello per questo. Del resto se tutti capissero di cosa ti occupi non sarebbe una gran cosa per i tuoi affari, no?

 

Il contrario di un buon professionista

Fermo restando che se sai fare il tuo mestiere è molto meglio per tutti, penso spesso che avere una bona testa sia meglio che avere buone competenze. Per imparare la SEO ad esempio, possono bastare pochi mesi, mentre per cambiare testa se non ce l’hai buona, una vita può non bastare. Avere una buona testa significa tante cose, tra cui mi piace metterci la curiosità, l’intuizione, la determinazione nell’apprendere e soprattutto la voglia di imparare senza sentirsi mai arrivati. 

Se affronti la quotidianità lavorativa con queste attitudini, i risultati non possono tardare ad arrivare, mentre se al contrario basi tutto sul fatto che tu sei tu e gli altri non valgono niente, i tuoi clienti sono una specie di zombie la cui unica virtù è il portafogli e che non ha nemmeno senso confrontarsi con chi ne sa meno di te, allora può salvarti solo la tua preparazione da supereroe, finché dura.

Soprattutto, mi piace citare una bella frase condivisa dall’amico David Di Segni:

Un professionista non parla male della concorrenza. Un professionista usa i suoi punti di forza per differenziarsi dalla concorrenza.

Significa che la preparazione non conta niente se ti porti dentro una specie di demone urlante. I clienti non sono i nostri terapeuti salvatori, semmai dovremmo essere noi a rassicurarli invece di mettere loro paura facendo affermazioni forti sui concorrenti.

 

Cosa fa di un professionista un grande professionista?

Se fin qui abbiamo parlato delle caratteristiche che dovrebbe possedere qualunque professionista indipendentemente dal settore in cui lavora, adesso vorrei provare ad andare più in profondità, marcando una volta per tutte la differenza tra un buon professionista ed uno proprio forte.

Lo hai già letto nella citazione qui sopra, ma è il caso di ritornarci: trova le cose che ti rendono diverso dai tuoi concorrenti e mettile in evidenza. Quali sono i tuoi punti di forza? Perché dovrebbero scegliere te e non un altro? Credi davvero che mettere alla berlina i concorrenti incapaci sia una buona strategia di comunicazione? Non sarebbe meglio comunicare ciò che ti appassiona, piuttosto che ciò che detesti? Credo che chi sostiene l’utilità di “mettere in guardia” i potenziali clienti da operatori disonesti sia semplicemente uno a cui le cose non vanno tanto bene… e ho la sensazione di non essere il solo a pensarla così.

In un mondo fatto di grandi problem solvers in puro stile Mr Wolf, la vera forza sta nel venire allo scoperto senza nascondere i propri punti deboli e facendo risaltare gli interessi professionali, comunicandoli all’esterno con grazia e leggerezza.

 

Conclusioni

Non seguire tutte le strade, magari guarda tutto con curiosità, ma sii selettivo e concentrati solo su quello che sai di far bene, ché il mondo del lavoro tutto sommato non è così difficile. Basta trovare quello che ti piace… e lasciare che ti uccida.

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