Quattro Chiacchiere con Claudio Marchetti 

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Claudio Marchetti

Oggi parliamo di SEO con Claudio Marchetti, un professionista controverso per le sue affermazioni che lo collocano con un piede nella SEO white e con l’altro nella black hat. Molto presente sui social network, Claudio si è reso disponibile per una chiacchierata anche qui sul blog di Flamenetworks.

1) Innanzitutto Claudio, se chi costruisce in modo virtuoso è bianco, mentre chi manipola le serp è nero, tu di che colore sei?

Le mezze misure non mi si addicono, ma in questo caso credo che la soluzione migliore (da valutare caso per caso) sia trovare il colore che meglio si addice al progetto che stiamo seguendo. Mi spiego meglio, tranne che in rari casi, ormai i confini tra white hat e black hat sono sempre più labili, quindi è difficile per me identificarmi in una categoria o nell’altra. Che si usino migliaia di link o che si utilizzi la semantica; si sta sempre cercando di manipolare i risultati nelle serp di ricerca.

2) Cos’è un (o una) PBN secondo Claudio Marchetti?

Azzo, questa sigla la vedo sempre più presente nei discorsi dove sono citato. 😀

Il discorso è semplice ma complicato allo stesso tempo, un PBN è un insieme di siti gestiti da una o più persone che servono a creare dei backlink autorevoli per migliorare il posizionamento di uno o più siti. Credo che ogni sviluppatore di PBN abbia una metodologia di sviluppo propria, anche perché come per la SEO, non esiste una sola strada per raggiungere il proprio obiettivo.

La parte più complicata di questa particolare tecnica, è riuscire a nascondere a Google l’esistenza di questo network. A settembre, uscirà un mio ebook, dove spiegherò come sviluppo abitualmente i PBN che utilizzo. Magari riesco a dare una mano a qualche aspirante builder 😉 

3) Quali sono le fonti da cui trai ispirazione, tips e (perché no) tools per il tuo lavoro?

Mi ritengo una persona bipolare in questo caso, poiché prendo ispirazione da tante (troppe in alcuni casi) fonti. Osservare le serp, i lavori che hanno sviluppato gli altri professionisti e testare quello che si è appreso, penso che sia di vitale importanza per chi vuole migliorare in questa professione.

Non bisogna prendere per oro colato tutto quello che si legge sui blog di settore o dei migliori professionisti. Bisogna, cercare sempre di valutare con attenzione quello che scrivono per capire se realmente si può applicare alla nostra metodologia di lavoro.

4) L’importanza di velocità e localizzazione del server nella SEO?

La velocità del server su cui risiede il nostro sito, è sempre più un fattore importante ai fini SEO. Se il nostro hosting attuale, non ci fornisce un’adeguata velocità e/o delle buone performance in generale, trasferite tutto verso un nuovo fornitore di servizi. Le aziende che lavorano bene in Italia sono molte, non lasciate che un fornitore scadente, o non adatto alle proprie esigenze, mini la vostra attività SEO.

La localizzazione del server non è più un fattore così importante dal mio punto di vista. Grazie a servizi di Content Delivery Network (chiamati anche CDN) come CloudFlare, MaxCDN o Amazon, gli utenti che si collegano sul nostro sito da ogni parte del mondo, possono visionare le pagine da una locazione vicina alla propria connessione. In questo modo, si colma un eventuale gap dovuto alla lentezza delle connessioni.

5) Cosa faresti a Emanuele Vaccari se vi trovaste di notte in un vicolo buio e senza telecamere?

O cavolo, aspetta che vado a impugnare la mazza ferrata di Varg Vikernes che ho in cantina 😉

A parte gli scherzi, con Emanuele esiste un ottimo rapporto, ci confrontiamo e diciamo cazzate quasi tutti i giorni ormai. Non siamo sempre d’accordo su tutto, ma questo penso sia normale per chi lavora nel nostro settore. Prima o poi, capiterò dalle sue parti per farmi una bella abbuffata di tortellini e una partita a ping pong. 😀

6) Infine, quale strada consiglieresti ad un giovane SEO? (messaggio alla nazione)

A tutto volume a reti unificate:

“ Lascia perdere, siamo delle brutte persone e ci sono già abbastanza venditori di fuffa sul mercato!!! ”

La strada è sempre quella, studiare, testare quello che si è compreso, continuare a tenersi aggiornati e cosa più importante, essere aperti al confronto con gli altri professionisti del settore. Solo in questo modo, si può essere sicuri di rimanere sempre sulla strada giusta. Il nostro, è un settore in continua evoluzione (nel bene o nel male), quindi è importante non dormire e continuare a studiare.

One Response

  1. Antony Bottiglieri 04/09/2015

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