Il concetto di visibilità, spiegato semplice

Roberto Serra

Roberto Serra

Quando si parla di visibilità, alcuni tirano fuori i libri studiati, altri inventano idee (alcune simpatiche), altri ancora provano a raccontarti il proprio esperito.

E ascoltando le parole di Roberto vedi come talvolta la visibilità sia un mescolarsi di fattori e circostanze. Eccoti il resoconto di una bella chiacchierata digitale.

 

Ciao Roberto, quali sono i tuoi attuali focus lavorativi?

Ciao Francesco, grazie mille per l’opportunità e per questa prima domanda, densissima. 

Ti devo dire la verità. 

Nel mio caso specifico vita e lavoro vanno di pari passo. Si tratta di un percorso di scoperta, azione e crescita continuo. Lo è per me in prima persona, lo è per i progetti che seguo. Se mi permetti una piccola metafora è come vivere dentro un film nel quale ti sbatti e fai i salti mortali affinché tutto possa indirizzare verso il tanto atteso lieto fine. 

Il mio focus sta esattamente la, in quel lieto fine nel quale io ho una nuova serie di scoperte da mettere nel mio personale bagaglio d’esperienza e il cliente il risultato tanto sperato.  

 

Ci racconti come hai costruito la tua visibilità?

Le fasi in cui è avvenuto il cambiamento sono state principalmente due. 

Primo snodo della storia: Quando ho deciso di organizzare l’evento che ogni anno ripropongo in Sardegna.  

Secondo snodo della storia: Sera prima del WMT2016 al tavolo di un ristorante quando no dei relatori invitati per l’evento mi ha fatto notare una cosa importante, grande quanto una casa, che però io ignoravo totalmente. 

Andiamo per ordine. 

Snodo uno, il convegno.

Il WMT nasce principalmente perché ho sempre avuto una propensione naturale verso l’organizzazione di eventi. Se mi guardo indietro mi rendo conto che ad esempio durante l’università ho organizzato concerti, mostre, serate e chi più ne ha più ne metta, robe di ogni tipo e forma. Presente quello che sa sempre cosa fare, dove andare e quando conviene andarci? Ecco, io ero quello la, ovviamente quasi senza accorgermene. Ci riuscivo, mi riusciva discretamente e farlo mi faceva stare bene. Potrei raccontarti mille capriole ma l’unica verità è che Il convegno nasce per questa ragione, ho sentito il bisogno di condividere le opportunità che vedevo e vivevo tutti i giorni con il mio territorio, con i miei clienti e con tutto quel tessuto imprenditoriale che al di la della dimensione aziendale vedeva ancora il digital marketing più o meno come qualcosa di simile ad una brochure pubblicitaria. Diciamo che si è per lo più trattato di unire i puntini tra domanda, opportunità e offerta. Grazie al convegno sono poi successe tantissime cose ma tra tutte ho potuto conoscere tanti professionisti di altissimo livello, relazionarmi con loro condividendo esperienze, passioni e risultati. 

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Te la faccio breve. 

Tutto può essere riassunto con una frase, un invito che rivolgo ora a chi si trova davanti al monitor a leggere queste parole. 

Circondati di persone migliori di te

Quando ti circondi di persone migliori di te succedono cose fantastiche, talvolta inimmaginabili, certamente migliori. Ok, so bene che queste cose si sentono continuamente. Avrai letto qualcosa di simile mille volte su Facebook. Lascia che ti dica una cosa, ora non sei su Facebook, stampatelo bene a mente: qualunque cosa tu faccia cerca sempre di farla con qualcuno migliore di te, anche se questo ti costa fatica, sudore o soldi. 

Il web è un’opportunità magnifica ma sopratutto è lo strumento che devi utilizzare per connetterti con persone migliori di te.

Eccoci dunque al secondo punto.

Tavolo del ristorante, lui con maglietta arancione sta finalmente raccontando quanto la comunicazione e il marketing visivo siano distanti dalla fatica che la vita vera richiede quando lavori a certi ritmi. Rimasi stranito. Sia chiaro, ho sempre immaginato che le cose stessero così ma nel suo caso, in tutta onestà non l’avrei detto. Ad un certo punto si gira verso di me.  Penso… ero l’organizzatore e agli eventi per forza di cose arriva il momento nel quale parli all’organizzatore. Prima di quel momento però nonostante il vino, il cibo e le mille risate a voce alta tipiche di quei tavoli dove le cose stanno andando bene, non avevamo ancora parlato. 

Si gira e mi domanda:

« e tu che fai di bello? »

Lo guardo un poco stranito e gli rispondo:

« Bhè… faccio SEO »

E lui.

« Bhè… strano, non l’avrei detto. Non ho mai sentito parlare di te in giro e anche su internet cercando non ho trovato praticamente nulla »

E io la, in quell’esatto momento, con sorriso di circostanza completamente fuori luogo, stringendo il pollice con l’indice sino a non far più circolare sangue in maniera indiscreta mi sono ritrovato a muovere la testa accennando ad un “si”.  Senza alcun motivo logico. 

E lui.

«Dovresti pensare di aprire un blog»

E io, con testa ciondolante… «e già…»

Paradossale quanto surreale.

In quella circostanza ho capito due cose:   

1 Se non agisci nel mondo vero attivandoti per “fare” rimarrà tutto sprecato nella tua testa. 

2 Avrei dovuto aprire un blog. 

Raramente mi sono sentito tanto pirla nella vita, davvero non so come non ci abbia pensato prima. Da quel momento ho iniziato a lavorare su roberto-serra.com, probabilmente il miglior investimento della mia vita. Ho capito che avrei dovuto iniziare a lavorare su di me. Investendo tempo e soldi sul mio progetto personale e potendo chiedere feedback e suggerimenti ai migliori consulenti d’Italia ho ottenuto risultati a dir poco inimmaginabili. Li, ho iniziato a costruire la mia visibilità, quella che oggi mi permette di guadagnare di più e lavorare meglio.

 

Da dove nasce l’idea per il tuo ultimo libro? Ce lo puoi descrivere?

Mi sono guardato in torno e mi sono reso conto che nonostante i mille manuali presenti in circolazione le persone continuavano a farmi sempre le stesse domande. Ho guardato alla mia storia e a quella dei miei clienti. Mi sono reso conto che i fattori di successo, quelli reali, erano il frutto di mille e una combinazioni vere solo nella specificità del singolo caso. per questa ragione ho scelto di non scrivere un manuale ma, al contrario, di concentrarmi su ciò che realmente ha sempre fatto la differenza: la capacità di accorgersi dei dettagli, del sapere guardare verso la giusta direzione. 

Internet e il web in generale vengono ancora venduti come qualcosa di facile, gratuito e alla portata di tutti. Sappiamo bene che non è così, esattamente come sappiamo di essere incredibilmente distratti ogni qual volta ci troviamo davanti ad un monitor.  Ho pensato che avesse senso rispondere a tutte quelle domande alle quali mi trovavo a rispondere ripetutamente, ho creduto avesse senso parlare bene e meglio delle regole del gioco. Da tutto questo è nato il libro, un condensato d’informazioni necessarie per chiunque intenda davvero vedere il web per ciò che è assumendosi la responsabilità di comprenderne rischi e opportunità. Non dobbiamo mai dimenticarci che sul web la sera grande maggioranza dei siti è la per niente. 

 

Perché scrivi che il successo non dipende dalle best practices?

Perché quello delle “best practices” è il mantra che viene spesso ripetuto con l’unico scopo di vendere altri libri o altri corsi. Bisogna dire le cose come stanno. A noi professionisti spetta l’onere di dover informare il tessuto imprenditoriale ampio, i singoli imprenditori ma anche le PMI.  Non dobbiamo mai scordarci che da queste dipendono le sorti di altri. Parliamo di persone e famiglie intere. Non esiste una formula magica che risolve tutto, dobbiamo dirlo con forza. Occorre invece investire tempo e risorse nella crescita e questa deve essere monitoratile, chiara e per definirsi tale deve portare un beneficio reale perché con i like non ci paghi le tasse. 

 

Meglio organizzare eventi o fare SEO?

Se ti devo dire la verità, oggi l’idea di organizzare “eventi” mi spaventa 😀 credimi, nel mio caso uno è più che sufficiente!

SEO tutta la vita. 

 

Quanto conta su Google l’esser bravi a fare community?

Non credo ci sia una correlazione diretta a livello algoritmico ma sarebbe da pazzi escludere che i segnali che contano agli occhi di Google arrivano con un efficacia incredibile quando le persone si relazionano tra loro naturalmente. Attraverso la community si ottengono numerosi scambi importanti e con essi vantaggi reciproci. Link, menzioni, citazioni e qualunque altro segnale possa essere ritenuto rilevante in ottica SEO viene certamente agevolato quando le persone scelgono naturalmente di connettersi tra loro. Come dicevo prima sono convinto che l’opportunità più grande del web è quella di permettere alle persone di relazionarsi tra loro con maggiore facilità. 

 

Quanto conta nelle community saper fare il proprio mestiere?

Saper fare il proprio mestiere quando questo necessita per forza di cose della relazione tra persone significa essere affidabili, concreti e sopratutto di parola. Essere concreti aiuta a saldare i rapporti tra persone, essere esperti poi, sopratutto online, offre un grosso vantaggio, ti permette di aiutare il prossimo “amico” trovando poi forza a tua volta quando ne avrai bisogno. 

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