Come diventare food blogger

Alba Caponetto

Alba Caponetto

Aprire un foodblog in questo momento di sovraffollamento della rete può apparire un’impresa inopportuna, ma allo stesso tempo non c’è momento migliore per lanciarne uno. A spiegarmi il senso di quest’apparente contraddizione è Alba Caponetto, foodblogger, curatrice del blog Vasavasakitchen e autrice di Come diventare food blogger, edito da Flaccovio.

 

Ciao Alba ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?

Ciao Francesco, attualmente sono impegnata su due fronti: lavoro da libera professionista come Social Media Manager per diverse aziende e come food blogger, una professione nata dalla passione per la cucina, che oggi mi ha portato a lavorare con grandi brand e a scrivere un libro sull’argomento.

 

Oltre la passione per la cucina quali attitudini deve avere una foodblogger di successo?

Sicuramente ci vogliono costanza, pazienza e determinazione, perché non puoi aspettarti di avere risultati dopo poche settimane di lavoro. Solitamente ci vuole molto di più. Quindi è necessario essere costanti per alimentare il blog nel tempo con nuovi contenuti, e ci vuole pazienza perché, come detto, i risultati non arrivano a stretto giro e serve la determinazione giusta per portare avanti il progetto, senza abbattersi alle prime difficoltà. La perseveranza è tutto!

 

Quali sono gli aspetti “tecnici” irrinunciabili per una foodblogger?

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, un food blogger deve avere occhio fotografico e imparare a scattare foto che facciano venire l’acquolina in bocca a chi le guarda. Nel mio libro “Come diventare food blogger” racconto qualche trucco per riuscire a ottenere questo effetto. Non bisogna per forza essere fotografi professionisti, ma basta utilizzare alcuni accorgimenti per realizzare immagini d’impatto, che nel cibo sono fondamentali. Ricordiamoci che, soprattutto in cucina, l’occhio vuole la sua parte!

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Inoltre, non dimentichiamoci che oggi, nell’epoca di Zuckerberg & Co., è anche fondamentale saper usare i social network per promuoversi e amplificare la visibilità del blog. Non solo Facebook, che comunque assume un ruolo fondamentale per gli obiettivi sopra detti, ma anche canali come Instagram o Pinterest, social network food-oriented in cui l’immagine assume una grande rilevanza. 

E se l’immagine riesce ad attrarre l’attenzione più di altre, si genera un effetto virtuoso. Per cui torniamo alla prima caratteristica “tecnica”, cioè quella di saper fare belle foto.

 

Cosa funziona di più sui motori di ricerca e cosa sui social network?

Basandomi sulla mia personale esperienza, i contenuti che mi generano più traffico organico sono legati a ricette siciliane, ma questo è un dato soggettivo che potrebbe cambiare completamente da blog a blog. A prescindere dai risultati, ci sono delle accortezze da adottare in tutti i tipi di blog, come per esempio prestare attenzione agli elementi principali di una pagina o alle keyword scelte (sono soltanto esempi, perché poi c’è un mondo SEO tutto da esplorare). 

Sui social network, invece, funzionano tantissimo le video-ricette. Per questo motivo, se dai uno sguardo alla mia pagina Facebook vedrai più video che altri tipi di contenuti. Una strategia già adottata da altri food blogger o siti di settore, come per esempio “Fatto in casa da Benedetta” o “Tasty”. 

E poi le storie su Instagram. Sarà per la loro natura effimera, ma sembrerebbe che oggi siano più guardate le storie su Instagram che non i contenuti nel feed dello stesso social network. Se poi hai anche un account con almeno 10.000 follower e, di conseguenza, la possibilità di inserire lo swipe up che rimanda a un link esterno, hai fatto bingo.

 

Si può diventare foodblogger di successo da soli?

Direi di sì… io ho fatto tutto da sola. Ho aperto il mio blog Vasa Vasa Kitchen nel 2015 – tardi rispetto ad altri blog che già cavalcavano il web dal 2006, come Sonia Peronaci – ma applicando tutte le tecniche che spiego nel mio libro “Come diventare food blogger”, sono riuscita oggi a monetizzare il mio food blog.

Certo, non è stato facile, perché la concorrenza in questo settore è alta, ma con gli “ingredienti” che ho citato al punto 2 e 3, oggi è possibile farsi un seguito e guadagnare grazie alla propria passione per la cucina. La strada è più tortuosa, ma fattibile.

È poi ovvio che se dovessi avere il supporto di altre figure utili al raggiungimento del tuo obiettivo (es. SEO Specialist, Social Media Manager, Web Developer), sarà tutto più facile. Soprattutto nella fase iniziale, un web developer sarebbe molto utile per impostare il blog, aggiungere temi e intervenire sulla struttura. Oggi però ci sono soluzioni “plus and play” che ti permettono di by-passare tutto ciò, quindi niente paura se non hai uno sviluppatore di fiducia. 

 

Ci lasci tre suggerimenti per iniziare?

I miei suggerimenti sono 3 imperativi.

1. Sperimenta. Non aver paura di sporcarti le mani e metterti alla prova. Non sono nati tutti “insegnati”, quindi la sperimentazione e l’errore fanno parte di questo percorso, ma sono utili a capire come proseguire.

2. Non abbatterti. Non devi arrenderti alle prime difficoltà o al mancato raggiungimento dei risultati sperati. Insisti tenendo a mente il tuo obiettivo.

3. Studia. Osservare cosa fanno gli altri ti aiuta sia a prendere ispirazione, sia a vedere cosa funziona di più, sia a differenziarti dai competitor. E poi studia, studia tanto. Tieniti sempre aggiornato sulle principali tecniche fotografiche, sulle novità in ambito social, sulle strategie SEO. C’è tanto da studiare, imparare e mettere in pratica. Trova la tua strada e portala avanti nel tempo!

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