Come guadagnare con un blog, senza diventare ricchi

Fabrizio Giancaterini

Fabrizio Giancaterini

Intervista a Fabrizio Giancaterini, autore in self publishing di “Come guadagnare con un blog senza diventare ricchi: evitare di diventare ricco non è stato semplice“.

Lascio a lui le presentazioni, pertanto vi invito a godervi le risposte che ha dato alle mie domande.

Buona lettura (e buon guadagno) a tutti!

Ciao Fabrizio, ci racconti i tuoi attuali focus lavorativi?

Ciao Francesco. Fondamentalmente oggi gran parte dei miei introiti arrivano dal blog che gestisco con il mio team, UpGo.news. Ho creato una società ad hoc per supportare il business del mio sito e dei miei contenuti. In particolare, ci concentriamo sulle comparazioni e sui confronti, cercando di spiegare in modo semplice cose che apparentemente sono difficili nel mercato delle sottoscrizioni. In poche parole, parliamo di settori come telefonia, energia, tv a pagamento, banche online e potenzialmente di tutte quelle cose che vengono commercializzate con abbonamento. Il sito UpGo è stato lanciato nel 2016 ed è andato piuttosto bene fin dall’inizio. Abbiamo una parte di contenuti che sono costruiti per generare traffico da Google Search e un’altra parte che invece genera traffico su Google Discover, con notizie o approfondimenti più brevi sempre nei nostri topic di riferimento. 

Negli anni, siamo riusciti a costruire un pubblico abbastanza fedele che ormai ci segue e che ringrazio. Con la mia società, UpGo.it srl svolgo qualche consulenza piuttosto mirata ma ho sempre avuto la passione per la scalabilità del mio business e del mio impegno, quindi oggi ho ridotto di molto questa attività. Per le mie attitudini, è difficile crescere in modo strutturato nel segmento delle consulenze, quindi oggi supportiamo giusto alcuni partner a noi vicini. Tuttavia, avevo voglia di condividere conoscenze, opportunità ed entusiasmi vari, quindi mi è venuta l’idea di scrivere un libro che è uscito poche settimane fa, intitolato “Come guadagnare con un blog senza diventare ricchi”.

Quale struttura hai scelto per il tuo libro sul blogging e a chi lo consigli?

È un libro interamente basato sulla mia esperienza personale. Racconta quella e solamente quella. È sicuramente il limite e la vera forza del mio libro. È di fatto un manuale pratico che ripercorre la storia del mio blog dal giorno zero. Avevo necessità di monetizzare da subito ma ancora non conoscevo il mercato dell’affiliate marketing e dell’influencer marketing. Di fatto l’anno di nascita di UpGo è corrisposto anche con il periodo dell’esplosione di queste forme di web marketing qui in Italia. Quindi ho preso tutto sommato un’onda fortunata. Partendo dalla prima pagina del libro non do davvero nulla per scontato, spiegando tutto quello che ho fatto per far sì che il mio sito diventasse il mio lavoro, restando totalmente libero nelle mie scelte, anche dal punto di vista dei contenuti. Anche se non sono diventato ricchissimo e non vivo a Dubai.

Ma scusa, perché non dovremmo diventare ricchi con un blog?

Guarda il web è stato il mio lavoro da sempre, dalla fine delle superiori. Mi sono sempre mantenuto così. Però nel tempo ho visto come è cambiata la spinta formativa rispetto alle nuove generazioni di professionisti del digitale o degli aspiranti tali. Ho fatto qualche giro su TikTok e mi sono reso conto delle semplificazioni fuffa che girano in rete in merito al tema del guadagno online. Non voglio insegnare niente a nessuno ma volevo specificare subito, a partire dal titolo, che non ho ricette magiche o segrete da raccontare. Dal mio libro, ripeto, emerge semplicemente la mia esperienza diretta e quindi è assolutamente concreto. Spero che i più giovani guardino a punti di riferimento più concreti e seri, come ad esempio la tua community su Facebook e il tuo blog, senza farsi imbambolare da finti guru del web marketing.

Come e quanto pensi incideranno le AI sui progetti come quelli di cui scrivi?

È la scoperta della ruota. È una cosa fantastica ed io sono super affascinato da queste nuove opportunità che sto già integrando nel mio flusso di lavoro. Ovvio che non è uno strumento da utilizzare per fare copia e incolla di testi asettici ma è sicuramente un acceleratore delle capacità del content creator. Il destino della faccenda è incerto ma mi pare chiaro che i dati li tireranno fuori sempre di più le macchine, anche sotto forma di contenuto. A noi umani resta il compito di esprimere opinioni e idee. Quindi visto che il mio è fondamentalmente un blog dove condivido opinioni sulle cose, non temo particolari confusioni tra il lavoro umano e quello dell’AI.

Di cosa devo scrivere? Come faccio a trovare il tema del mio prossimo progetto web?

Risposta banalissima che do anche nel libro: cerca tra le cose che ti appassionano, fatta saggia valutazione del modello di business che vuoi strutturare. Occuparti di cose che ti fanno schifo con il solo obiettivo di monetizzare alla grande per me non ha senso. Il tuo concorrente sarà bravo come te ma con la marcia in più della passione, anzi, dell’ossessione. E ti divorerà.

Per iniziare però posso dare un piccolo consiglio per evitare di partire col piede sbagliato: scegliere partner solidi e non cercare per forza il risparmio di pochi euro. Ad esempio quando UpGo.news ha iniziato a trafficare forte abbiamo sofferto un po’ lato prestazioni. L’incontro con FlameNetworks è stato assolutamente fondamentale per noi che di hosting e performance capivamo pochissimo. Insomma, l’azienda la fa il capitale umano ma anche la qualità dei fornitori. 

In ultimo, ci lasci qualche risorsa per rimanere aggiornati sul tema?

Allora il libro che racconta i segreti di UpGo.news che segreti non sono è su Amazon. Qui sul mio sito c’è il primo capitolo gratuito (https://gianca.upgo.news/primocapitolo) che mi pareva un buon modo per far capire dove voglio andare a parare. Così le persone possono dargli un’occhiata ed eventualmente procedere con l’acquisto. Il mio social media preferito è Telegram comunque, quindi ti lascio anche il canale personale: https://t.me/giancanet

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