Garantire la Continuità del servizio Hosting

Leggiamo sui principali forum che trattano gli argomenti legati all’hosting, le lamentele e i complimenti degli utenti verso questo o quel servizio di hosting, in special modo relativi ai downtime causati da malfunzionamenti, picchi di traffico, problemi lato client, quando non proprio da attacchi diretti di tipo DDoS o Bruteforce ad uno o più siti web ospitati sulla stessa macchina.

Disattivazione dell’hosting? Meglio evitare fin quando è possibile

Immagina che un sito web ospitato su di un server condiviso abbia un problema come quelli descritti poco fa. Immagina che tale problema provochi un appesantimento di tutto il sistema che gestisce le risorse di quel server. Le conseguenze per tutti i “condomini” possono andare dall’aumento dei tempi di apertura di pagina, fino al downtime dello stesso server, con conseguente oscuramento di tutti i siti web ivi allocati.

Cosa dovrebbe fare un sistemista, accorgendosi di una situazione del genere? Disattivare subito l’hosting e “spegnere” il sito che consuma troppe risorse? No, non ci sembra una buona idea, almeno, non da applicare nell’immediato. Partendo dal presupposto che i server condivisi, per loro natura necessitano di molta attenzione rispetto al monitoraggio, un sistemista che si accorgesse di una situazione potenzialmente dannosa per tanti siti web, dovrebbe in primis inviare una comunicazione al cliente in cui si chiede di porre attenzione al fatto che il suo sito web sta utilizzando un quantitativo di risorse eccessivo, rispetto a quante ne vengono garantite dal pacchetto hosting scelto o dall’intero server fisico.

In molti casi il problema in realtà non è “un problema”, perché il consumo maggiore di risorse lato server è dato dal fatto che il traffico del sito cresce e con esso, di conseguenza, il business. Auguriamo a tutti i nostri clienti (e in generale a chiunque affronta con impegno un progetto sul web) di avere un problema simile. In quel caso il cliente deve solo prendere atto della situazione positiva e modificare il suo servizio, magari passando su un server virtuale o addirittura dedicato, se il traffico è cresciuto in modo veramente importante.

In ogni caso, per i progetti con ambizione di crescita, suggeriamo sempre di partire con un server virtuale, per allocare risorse in modo esclusivo, senza dividerle con altri siti, quindi mettendosi al riparo dai problemi tipici dell’hosting shared. Un server virtuale in più consente di allocare maggiori risorse quando serve, senza richiedere lo spostamento fisico del sito web da una macchina all’altra (con relativi costi).

Quando invece il problema dipende dal sito?

Quello di prima è il caso più felice, in cui il sito web diventa più “pesante” a seguito di un incremento delle visite. Succede spesso però che, purtroppo, un sito web finisca col consumare tutte le risorse del server condiviso su cui è hostato. Questo problema si verifica sostanzialmente per una serie di motivi, principalmente a causa di un attacco DoS/DDoS, per un’errata configurazione dei plugin interni o per il tema grafico eccessivamente pesante e quindi, in generale, per un problema di natura applicativa e non del server in sè.

In questo caso dobbiamo essere molto chiari: un progetto web business necessita di manutenzione costante. Nel momento in cui il proprietario di un sito web riceve il messaggio di allerta per superamento delle risorse a disposizione, se il fenomeno è causato da un problema applicativo, va risolto tempestivamente, vale a dire entro 24, massimo 48 ore, altrimenti il servizio hosting dovrà necessariamente provvedere alla disattivazione del sito, nell’interesse di tutti gli altri siti web che potrebbero risentirne in termini di prestazioni.

L’invito quindi, come sempre, è quello di dare il giusto peso alle cose e avere buon senso, affrontando il web con un minimo di accortezza e cognizione di causa, magari anche approfittando di qualche consiglio buono, quando ce ne sono da cogliere. 😉

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