Il rapporto tra SEO e DEV

Sarà particolarmente felice l’amico Michele Senatore, di un articolo sul rapporto tra SEO specialist e web Developer. Una storia d’amore che come tale si consuma tra sguardi romantici e frecciate impietose, ma che produce ogni giorno risultati di visibilità, traffico e fatturato per tantissimi progetti web che affidano buona parte della loro crescita al canale organico.

rapporto tra seo e dev

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Da cui la domanda a cui provo a rispondere oggi è: in che rapporto devono venirsi a trovare un SEO specialist e un web developer? Quanto deve saperne di programmazione un SEO e quanta SEO deve conoscere un programmatore?

 

Un SEO deve saper programmare?

Per me se sa programmare è decisamente meglio, ma è meglio anche se è un bravo web designer, se è un sistemista, se è un buon copywriter e se è un esperto di Ads. È sicuramente meglio, ma non è possibile chiedere a una persona sola di avere tutte queste competenze, quindi diciamo subito che il SEO perfetto non esiste, o meglio esiste e ha capito da tempo l’importanza di lavorare con gli altri, facendo rete.

Detto ciò, a un SEO viene richiesto di conoscere l’HTML e quantomeno di saper leggere (e pesare) l’ordine e l’importanza delle dipendenze JS e CSS, sapere cos’è un JSON, ma non molto altro. Può essere molto utile saper programmare in Phyton, ma non è una cosa fondamentale. Un SEO non deve saper programmare, ma deve saper “guardare il codice”, altrimenti non potrà scovare i problemi e segnalarli a chi deve mettere le mani sul codice.

 

Un Web Developer deve conoscere la SEO?

No, un developer non deve conoscere la SEO, se non marginalmente. “Marginalmente” significa che deve sapere cos’è un canonical, un hreflang, conoscere le sintassi del file Robots.txt, saper programmare un file Htaccess, ma non molto altro. Queste cose deve conoscerle, altrimenti quando leggerà che sull’analisi c’è scritto che occorre reindirizzare 10.000 slash multipli allo slash singolo, non saprà come muoversi o peggio rischierà di fare guai.

 

Ma certe cose non potrebbe farle direttamente il SEO?

Sì, ma anche no. Dipende. Se il progetto è piccolo e le persone coinvolte sono poche, allora il SEO può scendere in campo direttamente  ed effettuare modifiche sul codice, ma se il sito web fa riferimento a un’azienda strutturata con più referenti e un team vasto di persone a lavorarci, allora sarà importante stabilire una compartimentazione dei ruoli. In questi casi suggerisco che a mettere le mani sul codice sia una sola persona o al limite un singolo team di persone che operano a stretto contatto. Ora, visto che il SEO non fa praticamente mai parte del team di sviluppo, è giusto che non sia lui a metterci le mani, da cui in definitiva posso concludere che ognuno deve fare il proprio mestiere.

 

In ultimo: in che rapporti devono essere SEO e DEV?

Possono certamente essere amici e anche uscire a far serata insieme, ma per me è importante che sul lavoro, l’uno faccia da “whatchdog” per l’altro. Sarà utile che esista una distanza tra chi propone le linee guida SEO e chi le implementa, perché più le due figure sono vicine, più aumenteranno le opportunità (e la tentazione) di coprirsi a vicenda per portare a casa un rinnovo contrattuale a fronte di implementazioni che arrivano solo fino a un certo punto per carenza materiale dell’uno o dell’altro. Invece un professionista deve anche avere l’onestà e la freddezza per rendere evidente le lacune di un collega che non riesce a portare a termine un task come sarebbe necessario. La buona riuscita di un progetto web dipende da quanto sono preparate le persone che ci lavorano, quindi non ci si può lavare le mani per quieto vivere e non ci si può coprire a vicenda.

Un SEO deve saperti dire cosa c’è che non si vede e che non va, il programmatore deve fixare quella cosa. La situazione peggiore in assoluto si riscontra spesso nei progetti più piccoli e si verifica quando il SEO e lo sviluppatore sono la stessa persona. In quel caso bisognerà sperare che il nostro sia davvero preparato e soprattutto intellettualmente onesto, altrimenti tenderà a sostenere l’inutilità di portare avanti attività che in realtà sarebbero necessarie, solo perché non ne è capace.

Queste figure, senza controllo sono pericolose, perché il titolare di un’azienda per forza di cose non sa di chi deve fidarsi… e a sparare paroloni siamo bravi tutti.

 

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