La comunicazione nella gestione delle emergenze

Anna Zuccaro

Anna Zuccaro

Torniamo a Parlare con Anna Zuccaro, stavolta per un nuovo libro sulla comunicazione nella gestione delle emergenze, tema che pure mi sta molto a cuore sia per quanto riguarda le logiche legate al digital marketing, ma anche per le dinamiche sociali e politiche in senso ampio.

Ho posto ad Anna alcune domande per aiutarci a inquadrare questo suo ultimo lavoro che si configura come un tool essenziale nella cassetta degli attrezzi di chi fa comunicazione per mestiere.

 

Ciao Anna, rieccoci parlare di un tuo libro, come nasce questo nuovo lavoro?

Grazie per questo nuovo invito e per la domanda. 

“La comunicazione nella gestione delle emergenze” nasce dalla volontà di diffondere consapevolezza sul ruolo della comunicazione come strumento di prevenzione, gestione e superamento di un evento o periodo critico. Il destinatario è, così, chi si trova investito di responsabilità comunicative in frangenti delicati come quelli di un’emergenza.

 

Cos’è un piano d’emergenza e quando va predisposto? 

Un piano d’emergenza è un documento che racchiude, in sintesi, l’analisi dei rischi presenti in un ambiente e le strategie da implementare per arginarne i danni, favorirne la gestione e il superamento. Ogni momento è quello giusto per predisporlo o aggiornarlo, tanto in contesto pubblico quanto privato. Il panorama globale si fa di anno in anno più complesso. Pensiamo alle frontiere informatiche, le cui avanguardie vanno studiate fin da principio nei dettagli e nei potenziali sviluppi, indagando anche l’imprevedibile. Pensiamo al tracollo climatico, alla recente pandemia o ai flussi migratori…Il termine “emergenza” risulta improprio quando abbiamo gli strumenti per arginarla e la comunicazione è parte di questi strumenti.

 

Quali sono le skills di chi si occupa di comunicazione in regime di emergenza?

Oltre a competenze tecniche, da studiare e mantenere aggiornate, parlerei prevalentemente di soft skills. La capacità di relazione e comunicazione, innanzitutto, perché favorisce la flessibilità, la comprensione dei fenomeni, la gestione delle emozioni. Poi è importante la capacità di ricerca: a monte nel porsi domande e confrontare le fonti, a valle per rendere visibili i messaggi e dialogare con i destinatari. Solo così il nostro contenuto può diffondersi come autorevole e migliorare ulteriormente. Da allenare, inoltre, aspetti come il problem solving, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto: delle persone, delle scadenze, dell’evento stesso nelle sue dinamiche. 

 

Che differenza c’è tra gestire un’emergenza sanitaria come il Covid-19 e una crisi come ad esempio quella generatasi sui social prima della Partita del Cuore 2021?

La differenza prende vita nell’analisi iniziale: nella pandemia è emersa subito la natura biologica del rischio infettivo da comunicare, la diffusione spazio-temporale del virus, la necessità di raggiungere come obiettivo l’informazione e l’educazione sulle accortezze da assumere (prima note per lo più agli addetti ai lavori), a livello globale e senza distinzione di target.

La Partita del Cuore è stata un’emergenza mediatica, con rischi connessi all’immagine, contenuta nello spazio e nel tempo. Abbastanza delimitato, poi, il target: chi segue l’evento, chi segue i The Jackal (e Aurora Leone, nello specifico), infine, come pubblico più ampio, chi segue la questione della discriminazione di genere, nel mondo dello sport e in Italia. Il più nobile obiettivo nella gestione di questa vicenda è stato quello di operare un passo in avanti verso la sensibilizzazione sulle pari opportunità.

 

Cosa può imparare un Web Marketer dalla lettura di questo libro?

Il Web Marketer troverà diversi strumenti a lui noti, integrati nel processo emergenziale, validi quindi anche per la gestione di una crisi aziendale: dall’analisi SWOT, passando per l’approccio onlife, fino all’importanza del debriefing. Quello che, a mio avviso, dà un carattere di novità, rispetto alla letteratura esistente, è la struttura tripartita, dove gli elementi (obiettivi, protagonisti, canali) sono applicati al pre-emergenza, alla fase acuta e al post crisi, in modo da poter consultare agevolmente gli strumenti per il momento che si sta affrontando. In secondo luogo, per un web marketer è importante anche l’opera qui presentata di recupero e allenamento all’empatia, valida nelle pubbliche relazioni in generale, ma che può fare la differenza per la più efficace gestione di una situazione critica. 

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