Perché non condividiamo abbastanza risorse

Il titolo di questo articolo è sia una domanda, che la risposta a una domanda. Ci troviamo in un momento storico abbastanza particolare, perché è vero che abbiamo fatto avvicinare al mondo digital una enorme quantità di persone, ma ora che siamo in tanti a ballare nella stanza, molti lamentano la mancanza di risorse per fare un buon lavoro. Va bene, parliamone.

Le giraffe sono brave a lamentarsi

Le giraffe sono brave a lamentarsi

Nelle community vedo sempre più spesso persone che fanno domande su come risolvere problemi pratici sempre più avanzati, giacché anno dopo anno, l’asticella si alza e le competenze tecniche utili per curare un sito web si fanno importanti. In questo scenario, chi fa divulgazione si trova sempre più spesso in condizione di prestare il fianco alle accuse di chi, relativamente nuovo a questo mondo, non riesce a risolvere problemi con le sole risorse reperite in rete.

 

Le “accuse” più frequenti

riguardano il fatto che da un lato avremmo favoleggiato di un mondo in cui tutto è possibile, un paradiso di opportunità alla portata di chiunque fosse stato semplicemente in grado di far partire un’installazione WordPress. Dall’altro saremmo colpevoli di non spiegare come si fa a risolvere problematiche tecniche da cui dipenderebbe nei fatti la buona riuscita di un progetto web. Come dire che attiriamo le persone in questo mondo, solo per vendergli un corso o i nostri servizi di consulenza. Ora, dal momento che mi sono stancato di girarci intorno sarà bene chiarire alcune cose:

Le aziende spendono fior di quattrini per avere progetti web che funzionano. Chi fa impresa sul web, non viene nei gruppi a lamentarsi che non condividiamo abbastanza, ma ingaggia bravi consulenti e ancor più bravi developer per stare al passo. Il web è un luogo virtuale in cui tutti possono esserci, ma non tutti possono avere lo stesso successo, ormai nemmeno nelle nicchie. Esattamente come per il mondo vero.

Dire che il web è democratico rimane un’affermazione vera, perché “Democratico”, non significa che tutti devono poter avere le stesse possibilità, altrimenti nei paesi democratici non esisterebbero le auto di lusso, le ville con piscina, le cliniche private e le scarpe da 2.000 euro. Il web è democratico perché puoi esserci e puoi dire la tua esattamente come nel mondo vero. Non scambiare questa conquista – perché sì, è una conquista – per un fantomatico diritto naturale alla visibilità e al successo.

Sì, il web è pieno di spazzatura. La quantità di mondezza è tale da nascondere spesso le risorse vere (e preziosissime) che il web offre copiosamente. Spesso i contenuti senza risorse vere si posizionano meglio, perché sono composti con più accuratezza rispetto alla SEO e si trovano nei siti web strutturati meglio. Per capirci, le guide sulla salute meglio posizionate non sono scritte da medici, ma dai SEO dei medici. Questo è un primo fattore di scrematura: sei sicuro di saper cercare le risorse che ti servono?

Non è nemmeno giusto aspettarsi gli stessi risultati di chi lo fa per mestiere o da decenni. Tra chi si lamenta più di frequente della mancanza di risorse, ci sono spesso persone di ogni età che si sono affacciate al digital da poco, oppure (o anche) persone che fanno proprio un altro mestiere che sulla carta dovrebbe impegnarle almeno 8 ore al giorno. Ai primi, ma anche ai secondi, chiederei la cortesia di non cadere dalle nuvole, né di sentirsi amareggiati quando gli viene messo davanti al naso un preventivo da migliaia di euro per una consulenza o per attività di sviluppo software. In alternativa potrebbero dedicarsi per anni a risolvere qualunque sorta di problema altrui, magari sottopagati, fino a capirci qualcosa, oppure (o anche) potrebbero lasciare il lavoro che non c’entra niente e investire tutto il proprio tempo nel loro progetto web, esattamente come fanno quelli che hanno successo.

 

Ma è vero che le risorse non ci sono?

Le risorse sul web ci sono, certo che ci sono. Il fatto è che ci sono anche tutte le possibili problematiche in cui ci si può trovare e queste ultime sono e saranno sempre in misura maggiore rispetto alle risorse disponibili. Mi viene subito in mente il corso gratuito di HTML da 8 ore a cura di Giorgio Taverniti. È completissimo, ma non può rispondere a TUTTE le possibili domande che nascono dalla quotidianità della gestione di un progetto web. Allo stesso tempo, il gruppo dei Fatti SEO che ho il piacere di curare, ogni giorno aiuta migliaia di utenti a risolvere tanti problemi, ma non può risolverli TUTTI quanti.

Insomma, a lamentarsi sui social son bravi tutti. Ma tu, di cosa sei capace?

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