Public speaking, un approccio alle conferenze

parlare in pubblico

parlare in pubblico

 

A me piace moltissimo parlare in pubblico. L’articolo potrebbe chiudersi qui, ché non c’è mistero nell’esser bravi a fare quello che si ama. Sabato scorso ho tenuto una conferenza in occasione dell’ECommerce Hub a Salerno. Sono salito sul palchetto già divertito dall’idea che un attimo prima mi avevano incastrato sulla testa quel microfono che sta lì per conto suo, quello che ti tiene libere le mani, per altro senza filo. Mi divertiva perché era la prima volta che succedeva (non faccio i corsi di motivazione, abbi pazienza) ed ero contento di scoprire com’era.

Ecco, ti ho appena raccontato due segreti per parlare in pubblico.

  1. Ti deve piacere
  2. Ti deve piacere fare cose nuove

Stamattina guardavo questo video di Robin Good, che se me lo permetti, è il più bravo a parlare in pubblico nel nostro settore.

Robin dice sostanzialmente che gli eventi sono insopportabili, perché i relatori per quanto bravi stanno lì a parlare come se fossero a un’interrogazione.

 

Come funziona un evento strutturato con i Panel?

L’ultimo a cui ho partecipato era l’SMXL a Milano. Un Panel funziona con una scrivania dietro la quale siedono i relatori che trattano un argomento in particolare. A turno ti alzi e racconti quel che hai da dire in modo più o meno piacevole e divertente a seconda di quanto ci sai fare, eppure manca l’elemento di novità. Tanto i relatori quanto il pubblico sanno già quello che succederà. Non c’è sorpresa.

 

Ti sei preparato bene sulle slide?

Un grosso problema di tante persone che parlano in pubblico (Robin lo fa notare) è che si affidano troppo alle slide preparate a casa. Senza slide sentiresti mancare la terra sotto i piedi. Le slide rappresentano il binario dal quale non uscire. Ebbene, per quanto tu possa essere preparato, fin quando rimani su quel binario non sarai mai un buon oratore. Se non hai coraggio non puoi parlare in pubblico, ma se ne hai, perché ti nascondi dietro alle slide? Hai presente quelli che ti guidano su come preparare slide vincenti? Hai presente i corsi sul public speaking? Lascia stare chi cerca di insegnarti a parlare in pubblico, perché non c’è proprio niente da insegnare. Sai già tutto.

 

Sorprendimi!

A me piacciono i film sorprendenti, non solo quelli con gli effetti speciali, ma proprio quelli che ti lasciano di stucco per qualcosa che succede all’improvviso. Nel prossimo evento che ti vedrà come relatore, prova a uscire dal loop slide/interrogazione e ricordati che sedute di fronte a te ci sono delle persone. Parla con loro, non a loro. Soprattutto, usa le slide come un faro utile a capire dove sei, non come un binario sul quale far muovere la tua locomotiva.

Il modo migliore è non prepararsi affatto. Ci sono colleghi che si preparano le battute spiritose in anticipo, io preferisco improvvisare tutto, anzi, se mi preparo qualcosa prima è peggio, perché perdo di naturalezza. So di cosa parlerò per sommi capi e questo mi basta (non faccio interventi a cuore aperto per fortuna).

La sorpresa non deve riguardare per forza il contenuto della tua presentazione, ma può essere qualunque cosa. A Salerno mentre parlavo c’era un rumore fastidiosissimo che arrivava dal bordo del palco. L’ho trasformato in una gag da tirare fuori ogni tanto mentre parlavo e che ha fatto divertire tutti. Non potevo prepararla prima, semplicemente ho reagito ad uno stimolo esterno.

 

Conclusioni

Se quando parli dal vivo sei completamente impermeabile a quello che succede a un palmo dal tuo naso, come ti aspetti di mantenere alta l’attenzione di chi è lì per ascoltarti? In definitiva, ce l’hai il coraggio di aprire la finestra e sentire l’aria che tira?

Tutto qui. Non serve altro per parlare in pubblico… poi certo, se non racconti fesserie è ancora meglio.

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