Web marketing per Food blogger

I (spesso le) food blogger rappresentano un’importante fetta dell’internet di oggi. Migliaia di progetti dedicati alla cucina “in tutte le salse” affollano le pagine di risposta di Google per qualunque ricetta o anche semplicemente per una ricerca sui tanti ingredienti che le compongono. Proviamo a inquadrare questo ecosistema di progetti web e a fornire suggerimenti utili.

Web marketing per food blog

Web marketing per food blog

 

I siti web di ricette di cucina possono essere ospitati come terzi livelli su grosse piazze in cui si può parlare di tutto come WordPress.com o Altervista.org, oppure su contenitori strettamente tematizzati sul food come Giallozafferano o Cookaround (powered by Altervista). Queste piazze consentono a chiunque di aprire un blog in modo del tutto gratuito, fornendo strumenti a chi non ha praticità con i CMS e con i servizi hosting. Questi spazi possono essere un ottimo modo per iniziare e in alcuni casi anche per progredire, ma possono essere insidiosi principalmente per due motivi:

  1. Non l’hai pagato, quindi non è tuo (nemmeno tutti gli introiti lo saranno)
  2. Non hai la piena libertà di intervenire sul codice del sito

Anche l’idea che stare dentro ad un grosso network come quelli sopraccitati possa in qualche modo spingerti nei risultati di ricerca di Google è peregrina, perché diciamocelo, se i tuoi contenuti non sono un granché, non ci saranno Santi abbastanza potenti da permetterti di emergere nell’attuale competizione. Hai un’idea di cosa ti aspetta?

 

Il mercato delle ricette di cucina

Se fino a qualche anno fa il food blogger era appunto e prima di tutto un blogger che in quanto tale teneva al centro del suo lavoro il “blog”, oggi la comunicazione del food si è spostata moltissimo su facebook e instagram, due canali importantissimi per portare traffico (da monetizzare con le ads) al sito web. Al di là delle piazze in cui fare engagement, ti suggerisco di fare attenzione ai modelli comunicativi imperanti degli ultimi due anni: video ricette in time laps.

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I video che comprimono l’intera preparazione in 60/120 secondi sono probabilmente il medium più al passo con i tempi ed allineato con le attuali tendenze della comunicazione di flusso. Scorrono veloci e altrettanto velocemente catturano l’attenzione di chi vive sempre con un occhio sullo smartphone. Lo sa bene Benedetta Rossi, che con oltre 4 milioni di fan sulla pagina facebook è probabilmente la food blogger più influente nel panorama italiano… al di là del blog che comunque va molto bene.

 

Importante per il sito web

Questo non significa che tu non debba fare attenzione al tuo blog, anzi, è fondamentale comunicare con i giusti layout di pagina, magari mettendo in evidenza a livello della struttura del post elementi come il tempo di preparazione, quello di cottura, le quantità per porzione e gli ingredienti. Queste customizzazioni sono uno dei motivi per cui ti suggerisco di sviluppare il tuo foodblog su dominio indipendente, perché solo così avrai la massima libertà di movimento.

Allo stesso tempo ti suggerisco di essere molto severo con te stesso rispetto alla qualità delle fotografie che accompagnano la ricetta per singolo blog post. Essere approssimativi su questo punto fa davvero la differenza tra un progetto che funziona e uno senza speranza. Organizzati, investi tempo e attrezzati a dovere per fare buone fotografie. Non è raro che molti foodblogger col tempo divengano abili fotografi oltre che bravi cuochi.

Non sottovalutare gli aspetti sistemistici e quelli strettamente legati alla SEO, come i criteri di scansionabilità delle pagine e quelli a monte dell’architettura informativa. Non ti salverai con le foto più belle del mondo se le pagine del tuo blog si aprono in 10 secondi e nemmeno se le categorie sono confuse, ridondanti e sovrapposte.

 

Non mangiare mai da solo

A fronte di questa riflessione vorrei farti notare che i migliori progetti online, quelli che vengono raggiunti dal maggior traffico, quelli che fatturano, non sono mai curati da una persona sola. Non esiste che un singolo essere umano sia in grado di  fare foto, video, montare un sito, customizzarlo e manutenerlo riguardo agli aspetti più tecnici, creare e gestire una community sui social network e allo stesso tempo cucinare cose che non avvelenino le persone. Servono almeno tre figure con competenze specialistiche per fare queste cose senza impazzire, quindi se non hai queste risorse, non ti sorprendere se con il passare del tempo ti sembra di rimanere al palo. I food blogger sono veramente tanti. Troppi.

In ultimo se posso permettermi, sii verticale, specializzati. Non è più il tempo di proporre ricette di ogni tipo, piuttosto concentrati sulle sole ricette regionali, sulle sole ricette dolci, sui soli piatti a base di pesce, sulle sole ricette per le feste, sulle sole ricette da preparare rigorosamente in 20 minuti, sulle sole ricette realizzate con avanzi del giorno prima. A veder bene puoi e devi dare al tuo food blog un taglio particolare, esclusivo, un significato per cui valga la pena visitare il tuo sito e non un altro per vedere quel tipo di ricetta.

Puoi fare mille cose, davvero. Ad esempio una ricetta in diretta facebook ogni giovedì alle 12:00, realizzata in tempo reale per i membri del tuo gruppo pubblico. Hai un esercito di concorrenti, ma ti muovi in un campo che offre possibilità infinite.

Vedile.

 

2 Comments

  1. Sara Grissino 04/12/2018

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